Superficie, tra realtà e luoghi comuni da rivesciare

(di Alessia Forleo) “Prendete un luogo comune, smontatelo, rovesciatelo, trovategli amici e parenti. Denunciateli.” È così che Diego De Silva, racconta un gioco fatto di risate e intelletto. Afferrate tutti i luoghi comuni che vi vengono in mente, riportateli ordinatamente uno di seguito all’altro e otterrete qualcosa di molto simile a “Superficie” (casa editrice Einaudi).

In una società piena di tabù, di frasi retoriche e finte cortesie, De Silva racconta la realtà dal suo punto di vista, che in fondo è quello di tutti. Perché è vero: molti discorsi sono irresistibilmente comici, ma spesso abbandonati a sé stessi. Questo libro gioca con la realtà, la ribalta, la accosta a pensieri astratti, leciti, insensati; tutto pur di far ridere. Usa l’ironia e il sarcasmo, senza seguire un filo conduttore. Tutto questo spiazza il lettore, generando risate. Lo scrittore, suscitando il riso, invita a far riflettere, raccontando una società spesso pregiudizievole, basata solo su interessi economici e poco umani. In un romanzo, apparentemente fatto di frasi senza un filo logico, l’apparenza si fonde con la verità.