“Svegliati amore mio” fa boom di ascolti tv

(di Samira Principale) Nei primi anni del Duemila, in un piccolo paese affacciato sul mare, ma colorato dalle polveri rosse di un’invadente acciaieria, vivono una vita serena Nanà (Sabrina Ferilli) e la sua famiglia.

Nanà è una donna animata da un profondo senso di giustizia, una mamma protettiva e una moglie innamorata. Un giorno, la sua vita viene stravolta dal dolore: scopre che la sua unica figlia, Sara (Caterina Sbaraglia) di dodici anni, è affetta da leucemia. 

Nanà, forte del suo profondo senso di giustizia e dall’amore di madre, inizia una battaglia contro le polveri emesse dalla Ghisal, un’acciaieria dove lavora suo marito Sergio (Ettore Bassi) da vent’anni. Non mancheranno conflitti interni.

Nanà conduce dunque una battaglia su più fronti, a partire dal muro di omertà e di inconsapevolezza della comunità in cui vive. Infatti, la donna cerca di convincere le altre madri, rassegnate al dolente destino che le vede perdere i figli, a unirsi alla sua battaglia accanto ad un giornalista e a una dottoressa, per inchiodare lo spietato manager dell’acciaieria… devoto al profitto.