Michele Bravi: Omofobia, bestemmia contro la parola “amare”

(di Paola Esposto) Michele Bravi è un giovane cantautore affermatosi sul panorama musicale italiano grazie alla vittoria della settima edizione di X-factor, per la partecipazione al Festival di Sanremo nel 2017 durante il quale si è classificato al quarto posto con la sua “Il diario degli errori”, presto diventato doppio platino.

Oggi racconta il suo incontro con il dolore e l’oscurità che lo porta a perdere la realtà dopo un lungo silenzio seguente un incidente stradale che ha coinvolto una vittima di 59 anni del 2018; racconta il dolore inteso come malattia e il suo percorso di terapia attraverso il suo album “La geografia del buio” disponibile dal 29 gennaio scorso. A salvarlo dalla “ferita del mondo “ è la vicinanza degli amici e l’amore di un ragazzo che mostra senza filtri. L’artista, infatti, si batte da sempre contro l’omofobia definendola una bestemmia contro la parola amare come dimostra nella sua commovente poesia pubblicata sui social in onore della giornata mondiale contro l’omofobia del 17 maggio e recitata insieme alla sua amica Chiara Galiazzo durante l’intervista del 6 febbraio a Verissimo.

Nei suoi versi si lascia ispirare dalla sua personale esperienza, dal proprio nascondersi e dalla successiva consapevolezza che si è liberi e si vive soltanto quando si smette di nascondersi. “L’amore non è mai un fatto personale”: è per questo che decide di condividere le sue scelte. Il suo è un bellissimo atto di coraggio che tende una mano verso tanti ragazzi e ragazze.